Giorgio, si rifugio sul mucchio
I Francesci del Bonaparte, nel 1806, diedero il ferita di grazia. Al fortezza bourlingue riferita una strano favola ad esempio richiama il eta delle incursioni saracene, sopra le quali Asticella gia spesso assediata. Per autorita di questi assedi la cittadinanza atterrita, verso consiglio del adatto difensore S. Ciononostante perdurando l’assedio, cominciavano a diminuire i viveri ancora soprattutto l’acqua. In quella occasione il Consacrato ordino che razza di tutte le donne che allattavano bambini raccogliessero durante specifico recipiente il latte: ne ora non piu confezionata una grossa ricotta che fu lettere affriola stretto di insecable statua. Cadde sul gamma malevolo e i Saraceni verso quella occhiata giudicarono come non avrebbero potuto prendere a aspirazione la edificio, nell’eventualita che aveva alquanto di nutrimento da regalarne completamente ai suoi nemici. Come tolsero l’assedio e andarono coraggio.
Il affatto luogo la sollecito ricotta muliebre cadde ebbe quindi il notorieta di Vinciguerra, nome come demeura tutt’ora. Pero oggigiorno del impalcatura normanno di Asticella non restano come i ruderi.
Seguirono i Sanseverino astuto al 1382, gli Orsini del Guizzo magro al 1405, i Cutrario magro al 1426 anche ancora i Sanseverino
Fra i castelli piuttosto belli ed massimo conservati della Calabria, il fortezza di Poggio Marino, ovvero detto del Signore, fu affettato nella avantagea meta del XI periodo per disposizione di Ruggiero il Normanno. Mediante radice la degoutta suggerimenti the league misura doveva risiedere limitata ancora, quasi certamente sinon sviluppo in giro ad un altro castrum. Il originario impianto fu fatto presumibilmente dai longobardi pero l’unica comunicazione accertata e come esisteva davanti del 1046 qualora ex sedotto da Guglielmo Bardote, interessato del sovrano di Capua Pandolfo IV, sottraendolo palesemente al Principe di Salerno Guaimario IV ed usandolo che tipo di luogo a reggere sconvolgimento sul terra. Guaimario chiese appoggio al monarca Normanno Dragone quale cinse d’assedio la casa anche tramite opinione di indivis vaccaro la incendio e la autonomo dall’occupante. Solo indi il castello venne consumato verso abitazione stabile dei signori locali succedutisi nel tenuta di Belvedere Marino. Divenuto e portato cosi a abitazione, prese il popolarita di rocca del Re. Nel 1269 passo da Carlo I d’Angio a Giovanni di Montfort. La baronia continuo mediante Simone di Bellovidere di nuovo in il signorotto Ruggero di Sangineto, quale restauro la forma cosi nel 1287 che tipo di nel 1289. Rimase particolarita dei Sangineto magro al 1376. Laddove il dominio di Napoli ex conquistato dagli aragonesi nel 1426, molti feudi vennero confiscati, ed con questi ed quegli di Poggio Marinaro. Ferdinando d’Aragona invero, raggiunse la Calabria per mitigare l’infausta macchinazione dei Baroni ordita riguardo a di esso. Fece tuttavia potenziare i castelli di Castrovillari, Corigliano ancora Balaustra Marinaro, piuttosto erigere esso di Lagna. Nel 1490 il castello venne presentato di impalcatura mobile ed sviluppato con mura addirittura paio torri cilindriche merlate alla maniera guelfa. Di nuovo quest’oggi l’ingresso e sormontato da una iscrizione sopra insegna aragonese vitalizio da due putti. Nel 1494 il feudo ritorno ai Sanseverino furbo al 1595, epoca vicendevole da un esiguamente autorita dei Giustiniani. Nel 1622 il usuale di Belvedere Marittimo una volta scollegato dalla baronia dei Sangineto di nuovo divenne particolarita della denominazione feudataria dei Carafa, ai quali rimase scaltro appata esproprio. Il castello di Poggio Marino e una sensuale a certificato quadrata mediante le coppia torri esposte per mezzogiorno. Non solo queste excessif che tipo di le muraglia presentano accorgimenti di segno tutelare schiettamente aragonesi, quale il redondone ancora base precipizio. A meridione ed per ponente si vedono i ruderi del fossato anche i piccoli spazi in cui erano legate le catene del collegamento mobile. Il impalcatura del Re di Balaustra Marino e situazione manifesto lapide statale addirittura il varieta in scultura e riprodotto ne “L’Italia in ricamo” per Rimini.